Un giorno da re alla Reggia di Caserta

Agosto 03  2011 by Laura Thayer

Una giornata alla scoperta della Reggia di Caserta e dei suoi giardini...


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...per vivere un'avventura nello splendore delle corti napoletane del XVIII secolo 

Se facessimo un salto nel passato e tornassimo al XVIII secolo quando la città di Napoli era la vivace capitale del Regno di Napoli, che si estendeva in tutto il meridione d’Italia e per alcuni periodi anche in Sicilia, potremmo scoprire una città molto diversa lungo la baia di Napoli. Quell’epoca fu caratterizzata da forti estremi sociali che divisero la città tra lo splendore delle corti e la povertà e la carestia dei napoletani. Fu durante questo periodo turbolento che venne eretto il più grande palazzo reale d’Italia, la Reggia di Caserta. La costruzione di questa sontuosa residenza estiva iniziò nel 1752 sotto il regno di re Carlo di Borbone su progetto del famoso architetto Luigi Vanvitelli. La costruzione del palazzo fu caratterizzata da fasi alterne e venne interrotta da re Carlo quando lasciò Napoli per ascendere al trono come Carlo III di Spagna. Suo figlio Ferdinando IV lo succedette sul trono di Napoli e la Reggia di Caserta divenne uno dei luoghi più amati dalla corte reale.


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Composta da 1.200 stanze, la Reggia si compone di due facciate principali e si sviluppa intorno a quattro grandi giardini. Dopo la morte di Luigi Vanvitelli nel 1773, la costruzione fu seguita da suo figlio Carlo ma non venne mai completata secondo gli immensi piani originali. Una volta entrati, è difficile immaginare un palazzo più sontuoso! La grande Scala Regia, adornata da statue di leoni in marmo, è uno spettacolo di grande effetto che conduce a un atrio circondato da 24 meravigliose colonne di marmo giallo. È davvero facile perdersi in un ambiente così maestoso, immaginando il calpestio delle scarpe che salgono e scendono le scale di marmo e lo scricchiolio delle carrozze che entrano negli atri sottostanti.


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Spesso paragonata alla Reggia di Versailles in Francia, la Reggia di Caserta fu in parte realmente ispirata a quella famosa dimora dei re francesi. Se è aperta, è fondamentale visitare la sorprendente Cappella Palatina che trae la sua ispirazione dalla cappella di Versailles. Lo stato di conservazione degli Appartamenti Reali è davvero eccellente e una visita alla loro scoperta offre la meravigliosa opportunità di vivere lo splendore della vita di corte della Napoli del XVIII secolo. La Sala del trono, in alto a destra, è la stanza più grande del palazzo sul cui soffitto domina un immenso affresco che ritrae Carlo di Borbone nell’atto di deporre la prima pietra della costruzione nel 1752.


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Dalle grandiose sale di rappresentanza si accede alle camere private della famiglia reale in cui è possibile ammirare meravigliosi esempi di arredi in stile impero. Da non perdere la scrivania nella camera da letto di Francesco II in cui è possibile vedere un famoso esempio di scrivania a cilindro! Prima di uscire si passa lungo la biblioteca prima di entrare in una stanza che ospita un grande presepe con oltre 1.200 statuine e pezzi, molti dei quali sono stati creati dal famoso scultore Giuseppe Sammartino e da altri importanti artisti del tempo.


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Una volta visitati gli Appartamenti Reali, la visita è finita solo a metà. Se il tempo lo consente, i giardini della Reggia meritano assolutamente una visita. Grazie allo sviluppo sui lati nord, est e ovest del palazzo e all’estensione per più di tre chilometri, questi meravigliosi giardini sono uno degli esempi più straordinari dell’architettura del paesaggio italiana. Progettati da Martin Biancour sotto l'occhio vigile di Luigi Vanvitelli, gli immensi giardini sono rinomati per le loro statue e fontane. Un bus navetta copre l’intera superficie dei giardini oppure è possibile fare lunghe passeggiate alla sua scoperta ammirando incredibili panorami che incorniciano la Reggia da lontano.


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Da non perdere assolutamente la Fontana semicircolare di Eolo, decorata da 29 statue che ritraggono il dio del vento in un paesaggio montuoso circondato da archi. In questo grandioso scenario, non c’è niente di più facile che immaginare il fruscio delle vesti e le risate della nobiltà napoletana mentre si gode una passeggiata mattutina lungo i sentieri dei giardini.


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Nessun altro luogo riesce a catturare meglio l’atmosfera romantica e la suggestione del XVIII secolo della Fontana di Diana e Atteone circondata da una enorme cascata d’acqua. In questo luogo è possibile ammirare la dea Diana, circondata dalle sue ninfe tra le rocce, il perfetto scenario naturale per raccontare questa storia mitologica.


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Secondo la leggenda, un giorno Atteone mentre era fuori a caccia si imbatté in Diana intenta a fare il bagno. Come punizione, Diana lo tramutò in cervo per essere poi cacciato e infine sbranato dai suoi stessi cani. La spaventosa scena è ritratta nella fontana in cui è possibile ammirare Atteone, metà uomo e metà cervo, circondato dai suoi cani.


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Una volta calati nello splendore della Reggia e dei suoi immensi giardini, è il momento di tornare alla vita di tutti i giorni. Ma ciò che dona di splendido la Reggia di Caserta ai visitatori di oggi è la possibilità di immaginare i fasti dello stile di vita di re e regine della Napoli antica.


 

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