Famosa per la sua moda e nota come “città verticale”, caratteristica che fa da cornice alle coloratissime case arroccate sulla collina, un altro pezzo importante del paesaggio culturale, religioso e architettonico di Positano è rappresentato dalla Chiesa di Santa Maria Assunta. Questa Chiesa Madre, una delle maggiori attrazioni artistiche e più fotografate del luogo, sorge nel centro cittadino, a pochi passi dalla spiaggia di Marina Grande. Con la sua cupola in maiolica rappresenta il simbolo della città; le sue suggestive piastrelle gialle, verdi e blu sfavillano nel cielo e in mezzo alle acque azzurre del Mediterraneo.
Durante le passeggiate sulla spiaggia o sulle strette scalinate fiancheggiate da negozi, la Chiesa di Santa Maria Assunta è sempre al centro dell’attenzione turistica. Il fascino romantico di Positano è strettamente legato a questa meravigliosa chiesa, immortalata in innumerevoli dipinti, fotografie e descrizioni scritte di questa incantevole cittadina sulla Costiera amalfitana. Quando nel 1950 lo scrittore americano John Steinbeck visitò Positano, alloggiò in una camera con vista sulla spiaggia, proprio sotto la chiesa. Oggi, gli artisti sono soliti vendere i propri dipinti raffiguranti questa meravigliosa chiesa proprio sulla spiaggia e lungo la passeggiata coperta di piante di buganvilleache porta alla Chiesa di Santa Maria Assunta.
La maggior parte delle scalinate che parte dalla spiaggia di Marina Grande conduce dietro o attraversa la piazza antistante alla chiesa. Da qui è possibili godere di una veduta spettacolare della facciata della chiesa e del suo campanile del XVIII secolo. Data la sua bellissima posizione nel centro di Positano, la Chiesa di Santa Maria Assunta rappresenta una delle mete preferite per i matrimoni celebrati sulla Costieraamalfitana. Da tutto il mondo arrivano coppie di sposini pronti a pronunciare il fatidico Sì in questa meravigliosa chiesa e farsi immortalare nell’album nuziale sullo sfondo di Positano.
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Gli interni straordinari color bianco e oro della Chiesa Madre risalgono a un restauro della fine del XVIII secolo, mentre il suo stile neoclassico è stato ben preservato. La chiesa fu fondata nella seconda metà del X secolo come abbazia benedettina dedicata a San Vito, primo santo patrono di Positano. La Beata Vergine Maria fu collegata a questa chiesa sin da quando, nel XII secolo, un’icona bizantinadella Vergine giunse in questi lidi e l’Arcivescovo di Amalfi ridedicò la Chiesa in suo onore. Percorrendo la navata centrale è possibile riconoscere quest’icona importante sopra l’altare.
L’icona bizantina è legata a numerose tradizioni popolari di Positano, compresa quella che narra del prodigioso arrivo del dipinto in città. Secondo questa leggenda,nel XII secolo l’icona si trovava a bordo di un veliero che, giunto al largo di Positano, incappò in una forte bonaccia che ne fermò il viaggio. Dopo vari tentativi inutili di proseguire, i marinai sentirono una voce che diceva:"Posa, posa!".Il capitano interpretò questo prodigio come manifestazione della volontà della Vergine di restare in quel luogo e decise di dirigere la prua verso terra; a quel punto la nave riprese a muoversi. Giunti a riva, i marinai sbarcarono l'icona e la consegnarono agli abitanti di Positano, i quali la elessero loro protettrice. All’interno della chiesa, a destra dell’altare,si trova un dipinto che raffigura la benedizione dell’icona e che è possibile intravedere anche attraverso l’arco situato a sinistra.
Durante la festadell’Assunzione della Beata Vergine Maria che si tiene il 15 agosto, la città di Positano celebra il suo santo patrono con processioni che ricreano l’arrivo dell’icona in città, eventi speciali nella chiesa, celebrazioni per il Ferragosto sulla spiaggia e fuochi d’artificio che illuminano la notte positanese.
Non importa quale strada tu scelga per le tue passeggiate a Positano, la Chiesa di Santa Maria Assunta è parte integrante del paesaggio spettacolare e delle vedute mozzafiato di questo borgo. Tale è l’importanza storica e culturale della Chiesa Madre a Positano, da essere divenuta un elemento costitutivo della sua vita quotidiana.
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Other Photo Credits: Laura Thayer