Fai un tuffo nel passato alla scoperta dell’antico patrimonio greco e romano di Paestum (Campania).
AntichiTempli Greci di PaestumCredits: Flickr
L’antica città di Paestum ospita i templi greci meglio conservati al mondo ed è facilmente raggiungibile in giornata da qualsiasi altro luogo della Campania.
Trovarsi di fronte ai monumentali templi di Paestum è un’esperienza che fa sentire piccoli piccoli. Questi imponenti edifici sono infatti sopravvissuti a guerre, terremoti, attacchi di pirati saraceni, saccheggi, abbandono e trascuratezza, e sono rimasti immutati per oltre 2500 anni. Camminare tra le antiche vie di pietra della città offre la rara possibilità di fare un tuffo nel passato e ammirare il patrimonio greco e romano dell’Italia. Gli abitanti greci di Sibari, antica città che si trova nell’attuale Calabria, fondarono la città di Poseidonia intorno al 600 a.C., il cui nome deriva dal dio Poseidone. La pianura fertile e l’accesso al mare, in passato più vicino di oggi, trasformarono la piccola Poseidonia in un porto fiorente. Gli abitanti vi costruirono tre grandi templi per onorare i loro dei tra il 550 e il 450 a.C., periodi in cui la città greca fu al suo apice.
Anche se i templi greci rappresentano i resti maggiormente degni di nota di Paestum, molto di ciò che è stato portato alla luce nella città risale a periodi precedenti. Intorno al 400 a.C., la città greca fu attaccata e conquistata dai lucani, una tribù proveniente dalle montagne. Non molto tempo dopo i romani presero il controllo nel 273 a.C. e fu allora che la città venne rinominata Paestum. Tracce delle tre antiche civiltà vissute in questo luogo sono state ritrovate nel sito archeologico e sono visibili nell’attiguo Museo Archeologico Nazionale. Per il sito archeologico è opportuno prevedere una visita di due ore, mentre per il museo una visita di un’ora. Ecco alcuni dei tesori presenti a Paestum.
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Il tempio di Cerere è il più piccolo dei tre templi in stile dorico di Paestum. Fu costruito intorno al 500 a.C. e dedicato in origine alla dea Atena. Il nome attuale fu coniato dai primi archeologi che pensarono erroneamente che il tempio fosse dedicato a Cerere. Tuttavia scavi successivi hanno rivelato offerte votive che indicano che il tempio fu invece costruito in onore di Atena, la dea della guerra e della saggezza.
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Camminando per il foro, che una volta era l’affollato centro della città romana, è possibile ammirare due splendidi templi posizionati l’uno accanto all’altro. Il primo è il tempio di Nettuno, che si pensa sia stato eretto in onore di Era o Zeus. Questo imponente tempio fu costruito intorno al 450 a.C. e costituisce uno dei templi dorici meglio conservati al mondo. Da notare il frontone triangolare intatto e la trabeazione che poggia sulla sommità delle colonne.
AntichiTempli Greci di PaestumCredits: Flickr
Accanto al tempio di Nettuno si trova quello di Era, spesso chiamato “Basilica”. Esso risale al 550 a.C., è il più antico della città di Paestum e uno dei più antichi templi greci esistenti al mondo. È considerato un esempio elegante dello stile architettonico dorico arcaico.
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Il Museo Archeologico Nazionale è uno dei più bei musei della Campania ed è un luogo da visitare assolutamente se si ama l’
arte greco-romana e la sua storia. Il museo offre una collezione ben organizzata e visibile di elementi riportati alla luce a Paestum, relativi agli insediamenti preistorici del periodo greco, lucano e romano della città. La collezione greca propone molti tesori, fra cui nove vasi perfettamente intatti ritrovati in una tomba commemorativa, offerte votive scoperte nei templi, elementi di templi, un’impressionante statua del dio greco Zeus risalente al 520 a.C. e affreschi di tombe rinvenute alle porte della città.
Il pezzo forte della collezione è la serie muraria denominata Tomba del tuffatore, che risale al 480 a.C. Si tratta di un insolito ciclo di affreschi che una volta decoravano l’interno della tomba e si ritiene siano l’unico esempio esistente di pittura greca.
AntichiTempli Greci di PaestumCredits: Flickr
Passeggiare per le rovine di Paestum e ammirare i magnifici templi non smette mai di colpirmi. Il silenzio riempie l’aria e aggiunge un senso di solennità agli austeri resti di questi impressionanti monumenti greci.
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