La Cattedrale di santa Maria AssuntaCredits: Flickr
Conosciuta anche come Duomo di San Gennaro, il santo patrono e protettore di Napoli, la cattedrale è uno dei tanti siti religiosi da visitare in questa vibrante città che si trova sul golfo a cui dà il nome.
Napoli, capoluogo della regione Campania, è ricca di sfaccettature tutte da scoprire. Si dice che abbia tante chiese quante ne ha Roma, se non di più, e che ognuna di esse sia pregna di arte, architettura e innumerevoli storie da raccontare. Si tratta di storie personali che narrano del carattere della città, della sua identità e del suo cuore. Capire Napoli significa scoprire e conoscere le sue bellissime chiese, le quali raccontano storie napoletane in un modo che nemmeno i libri sarebbero in grado di fare. Il primo luogo da cui partire è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, chiamata Duomo proprio per indicare che è la chiesa più importante di tutta la città.
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Ubicata in Via Duomo, nel centro storico di Napoli, è caratterizzata da una facciata in stile neogotico del tardo XIX secolo ad opera dell’architetto napoletano Errico Alvino (1809-1872). Terminata dopo la morte dell’architetto con alcune piccole modifiche al progetto originale, è un esempio eccellente di revivalismo religioso del sud Italia assieme al progetto della facciata neogotica del Duomo di Amalfi dello stesso Alvino. L’ingresso principale (foto in alto) presenta elementi del XIII secolo, periodo in cui il re Carlo d’Angiò fondò la chiesa.
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Entrando in questo luogo la storia della città comincia subito a rivelarsi. In alto, sopra la navata centrale, il soffitto dell’inizio del XVII secolo è decorato con pannelli di legno intagliato che circondano dipinti in stile manieristico rappresentanti scene della vita di Cristo e della Vergine Maria. Camminando lungo le navate laterali verso l’abside si noterà che alcune delle cappelle mantengono ancora lo stile gotico originario e ospitano numerosi tesori artistici. La cappella dedicata a Santa Maria Assunta, nel transetto di destra, presenta un bellissimo dipinto, la Pala dell’Assunzione dell’artista rinascimentale Perugino.
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Sebbene sia dedicato a Santa Maria Assunta, il Duomo di Napoli è più comunemente associato a San Gennaro, santo patrono della città. Martirizzato nel 305, San Gennaro ha protetto la città da numerosi disastri, epidemie nonché dalle eruzioni del vicino Vesuvio nel corso dei secoli ed è una figura religiosa importante a Napoli. Non sorprende quindi che la cappella del tesoro di San Gennaro sia uno degli spazi religiosi più spettacolari della Campania.I lavori di costruzione della cappella cominciarono nel 1527 durante una terribile epidemia e videro impegnati molti dei principali artisti del tempo, i quali contribuirono a creare questo spazio realmente sontuoso. L’imponente cupola e il soffitto furono affrescati dal Domenichino e da Giovanni Lanfranco, mentre gli impressionanti elementi scultorei sono opera di Cosimo Fanzago. Il reliquiario a forma di busto e un’ampolla con il sangue di San Gennaro sono custoditi in questa cappella e sono esibiti con magnificenza in occasione della liquefazione miracolosa del sangue del santo nei principali giorni di festa. Per conoscere questa importante tradizione religiosa napoletana puoi visitare il Duomo di Napoli il primo sabato di maggio, il 19 settembre o il 16 dicembre.
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La storia del Duomo risale ai tempi della vita di San Gennaro e agli inizi dell’era cristiana a Napoli. Non perdere l’occasione di visitare il battistero di San Giovanni in Fonte, il più antico del mondo occidentale e risalente al 550 d.C. I mosaici del battistero, dai bellissimi dettagli, risalgono allo stesso periodo e raffigurano i simboli dei primi cristiani. Se desideri tornare ancora più indietro nel tempo visita l’area archeologica scavata sotto il Duomo: percorrendo le rovine che si trovano sotto la chiesa potrai ammirare quel che resta dell’antica città greco-romana di Neapolis, tra cui mosaici ed elementi architettonici, nonché le tracce delle prime trasformazioni cristiane dello spazio religioso.
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Il duomo fu costruito sul sito di due chiese precedenti, una delle quali è incorporata nella cattedrale stessa. Appena oltre la navata sinistra si trova la Basilica di Santa Restituta, fondata nel IV secolo dall’Imperatore Costantino e caratterizzata da antiche colonne prelevate da un tempio dedicato ad Apollo presente prima nello stesso luogo. La Basilica fu in seguito ridecorata nel XVII secolo e presenta un’abside con un’elaborata scena barocca raffigurante alcuni angeli che aprono un sipario.
Questi sono solo alcuni dei tesori artistici e culturali racchiusi nel duomo di Napoli, uno dei rari edifici in grado di narrare la storia centenaria di una città e che puoi imparare a conoscere solo percorrendone corridoi, navate e cappelle e ascoltando le storie che ha da raccontare.
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